Terralba (in sardo campidanese Terraba) è un comune della Sardegna in provincia di Oristano, nella regione storica del Campidano di Oristano. Il territorio, data la vicinanza del Monte Arci, si presenta ricco di ossidiana, pietra vulcanica utilizzata in epoca preistorica per la realizzazione di armi e utensili.
Si possono trovare diversi resti di insediamenti nuragici, domus de janas e necropoli in un discreto stato di conservazione. A partire dal Neolitico, la storia di Terralba si lega a quella dell’antica e vicina Neapolis: questo centro abitato venne fondato in epoca romana sul Golfo di Oristano e divenne un’importante sede commerciale.
Ma le continue razzie saracene costrinsero la popolazione ad abbandonare il luogo, per insediarsi in una zona maggiormente protetta. Il territorio di Terralba venne giudicato adatto in virtù della fertilità del suolo e della ricchezza di risorse idriche. Passa poi sotto il Giudicato di Arborea e, con la fine del periodo feudale, vede un progressivo spopolamento.
La svolta arriva nei primi anni del Novecento, quando viene effettuato un’importante intervento di bonifica del territorio, prima lacustre e insalubre. Oggi restano lo Stagno di Marceddì e lo Stagno di San Giovanni, che danno rifugio a diverse specie ittiche e arvicole. In seguito alla bonifica Terralba si popola di nuovo, divenendo un importante centro agricolo, con un’attenzione particolare per la coltura della vite e la produzione del vino.
Nel centro storico possiamo visitare la Cattedrale di San Pietro e la chiesa di San Ciriaco, oltre alla Casa del fascio e alla Villa Comunale edificata in stile liberty. Da non perdere i festeggiamenti del Carnevale, con la sfilata di carri allegorici, la festa di sant’Antonio con i fuochi rituali e la Sagra della Madonna di Bonaria, che si conclude con una processione sull’acqua. Il comune di Terralba comprende le frazioni di Marceddì e Tanca Marchese.