Villa Sant’Antonio (in sardo campidanese Santu Antoni Arruinas) è un piccolo comune della Sardegna centro-occidentale, popolato da poco meno di quattrocento abitanti e situato in provincia di Oristano, nella regione storico-geografica dell’Alta Marmilla.

Il suo territorio è prevalentemente collinare, caratterizzato dalla presenza di una tipica giara sarda (un particolare altopiano basaltico), detta Giara di Assolo, e ubicato tra il Monte Arci e il Monte Grighine.

L’ambiente delimitato dal piccolo centro di Villa Sant’Antonio era abitato fin dall’epoca preistorica, come dimostrano i menhir e i nuraghi ritrovati nella zona. Tra i reperti rinvenuti, di notevole importanza storico-archeologica, vale la pena citare in modo particolare il menhir di Carabassa e di Monte Cuccuru Tundu, la domu de janas di Is Forrus, i nuraghi Bruncu e Mannu e la necropoli di Genna Salix.

Il comune di Villa Sant’Antonio, per via della presenza di numerose sorgenti e corsi d’acqua, basa la sua economia locale sulle attività legate prevalentemente all’agricoltura e alla pastorizia. Nel centro del paese è inoltre possibile visitare l’omonima chiesa dedicata a San’Antonio, oggi casa parrocchiale, edificata per celebrare il ritrovamento in loco di un simulacro del santo.

A gennaio viene infine organizzata una festa in onore di Sant’Antonio, con l’accensione del falò rituale, che in molti comuni della Sardegna dà il via alle celebrazioni del Carnevale.

 
   
 
 

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