La Torre del Falcone, situata sulla punta dell’omonimo promontorio di Capo Falcone, appartenente al territorio comunale di Stintino, in provincia di Sassari, è una delle tante fortificazioni di avvistamento comprese nel complesso sistema di difesa delle coste sarde e costruite sulle sponde dell’isola fin dall’alto medioevo.
Collocata a quasi centonovanta metri sopra il livello del mare, la Torre del Falcone si affaccia sul Golfo dell’Asinara e si apre a una vista panoramica che mantiene uno stretto contatto visivo con le vicine torri della Pelosa, delle Saline, di Porto Torres, di Trabuccato, di Frigiano – nel comune di Castelsardo – e dell’isola Piana.
Edificata presumibilmente verso la fine del Cinquecento, la Torre del Falcone è caratterizzata da una struttura in pietra a forma tronco-conica, con un’altezza di otto metri, un perimetro esterno dal diametro di quasi dieci metri e uno spessore murario di un metro e mezzo circa; l’apertura d’ingresso è invece collocata ad almeno quattro metri da terra, per impedire l’accesso ai nemici; mentre la camera interna, munita di feritoie e troniere, presenta una volta a cupola – sorretta al centro da una colonna – e una scala scavata nelle pareti murarie che conduce a una terrazza, chiamata anche piazza d’armi, chiusa da una botola coperta a sua volta da una guardiola e da una struttura a mezzaluna poggiata sulla balaustra, che permetteva alla Torre del Falcone di ospitare un presidio composto da due soldati equipaggiati con due fucili e altrettante spingarde.