La Torre di Calamosca, situata sul colle Sant’Elia, nel territorio comunale di Cagliari, centro dell’omonima Città Metropolitana, è una fortificazione di avvistamento risalente al periodo di occupazione spagnola e costruita con la funzione di controllare e proteggere la costa dell’isola dagli eventuali pericoli provenienti dal mare, rappresentati soprattutto dalle possibili invasioni dei pirati saraceni.
Costruita probabilmente intorno agli anni Quaranta del Seicento, la fortificazione di Calamosca rappresentava una torre di segnalazione e di difesa pesante, dotata di potenti cannoni e in costante comunicazione con il Castello di Cagliari, attraverso un sistema sofisticato per il quale veniva definita anche Torre dei Segnali.
Verso la fine del Settecento, la Torre di Calamosca ebbe un’importanza fondamentale nella cacciata della flotta francese e, intorno alla metà del Diciannovesimo secolo, venne rafforzata con la costruzione – sulla base tronco-conica – di un vano cilindrico superiore e con l’edificazione del faro adiacente.
Il forte, con una camera interna di notevoli dimensioni, era infatti in grado di accogliere una guarnigione composta da un comandante, un artigliere, alcuni cannonieri e diversi soldati.
Collocata a quasi cinquantacinque metri sopra livello del mare e affacciata sull’omonima spiaggia di Calamosca, la torre –insieme al faro limitrofo e all’intera area su cui sorgono– è oggi di proprietà della Marina Militare Italiana e quindi pressoché inaccessibile.
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