La Torre di Sa Mora, situata nel promontorio di Capo Mannu nel comune di San Vero Milis, in provincia di Oristano, è una delle centocinque fortificazioni spagnole poste lungo le coste della Sardegna e costruite con l’obiettivo di controllare e avvistare eventuali nemici che tentavano di raggiungere la terraferma.
Collocata a poco meno di trentacinque metri sopra il livello del mare, la Torre di Sa Mora si trova in continuità visiva con le torri di Sevo, di Scal’e Sali, di Salinas e Capo Mannu e si affaccia su una vista panoramica estesa per oltre venticinque chilometri e comprendente l’intera parte settentrionale della regione storica del Sinis.
Edificata a cavallo tra il Cinquecento e il Seicento, la fortificazione di difesa è caratterizzata da una struttura in roccia calcarea comune a quasi tutte le torri costiere dell’isola, con una forma tronco-conica, un’altezza di otto metri e un perimetro dal diametro di circa cinque metri; l’apertura d’ingresso è invece posta a poco più di quattro metri dal suolo e la camera interna si presenta con un soffitto basso coperto da una cupola raggiungibile attraverso una scala scavata lungo la cinta muraria.
La Torre di Sa Mora, innalzata in un punto tale da consentire il controllo delle Saline di Oristano e della Tonnara, agli inizi dell’Ottocento era in grado di ospitare una guarnigione composta da un alcalde, due soldati e un artigliere, dotati di cannocchiale, due fucili, due mortaletti e un mortaio con proiettili di pietra.
Presidiata fino alla prima metà dell’Ottocento, per poi essere dismessa completamente, la Torre di Sa Mora risulta oggi difficilmente accessibile a causa della sua posizione a picco sul mare e dei frequenti rischi di crollo derivanti dalle precarie condizioni.