La Torre di Su Pottu, conosciuta anche come Torre di Cabras o Torre del Porto, è una delle centocinque fortificazioni costiere della Sardegna, risalenti al periodo di dominazione spagnola e facenti parte di un complesso sistema difensivo, che aveva lo scopo di proteggere i territori collocati oltre le sponde dell’isola dalle minacce provenienti dal mare e rappresentate, più precisamente, dalle frequenti incursioni dei corsari barbareschi.
Situata lungo le rive dello Stagno di Cabras, a soli due metri sopra il livello del mare, nell’omonimo territorio comunale in provincia di Oristano, la Torre di Su Pottu aveva perlopiù funzione di vedetta e tutela degli interessi economici del padrone delle peschiere e venne presumibilmente edificata intorno alla fine del Cinquecento.
Dismessa e smilitarizzata con molta probabilità poco dopo il 1843 – come la quasi totalità delle torri sarde, cadute gradualmente in disuso in seguito all’unità d’Italia – la Torre di Su Pottu si aggiungeva alle altre fortificazioni di avvistamento comprese nell’impianto difensivo di Cabras – come quelle di San Giovanni, di Capo San Marco e di Seu –, con cui manteneva comunicazioni costanti grazie al diretto contatto visivo.
Caratterizzata da una struttura in pietra calcarea di modeste dimensioni, la Torre di Cabras presenta una forma tronco-conica – come la maggior parte delle fortificazioni costiere dell’isola, fatta eccezione per la squadrata Torre Salinas di Muravera –, con una camera interna chiusa da un soffitto a cupola, sovrastato a sua volta da una terrazza di avvistamento – anticamente chiamata anche piazza d’armi e raggiunta tramite una ripida scala, scavata lungo le pareti murarie – che fornisce alla Torre di Su Pottu una vista panoramica aperta lungo gran parte del Golfo di Oristano.