Cabras (in sardo campidanese Crabas) si trova nella provincia di Oristano, a pochi chilometri dal capoluogo, in una zona abitata almeno da seimila anni, visto che le tracce più antiche della presenza umana risalgono al 4000 a.C. (sono tombe ritrovate in località Cuccuru is Arrius); nel territorio di Cabras è presente anche il villaggio punico di Tharros, uno dei più interessanti siti archeologici dell’intera Sardegna.

Siamo sulle rive dell’omonimo stagno, un invaso di acqua dolce tra i più grandi della regione e collegato al non lontano mare da una serie di canali. Lo stagno di Cabras è famosissimo tra gli appassionati di birdwatching per via della presenza di numerosi uccelli acquatici tra cui i bellissimi fenicotteri rosa, e per la Torre di Su Pottu, conosciuta anche come Torre di Cabras o Torre del Porto, situata lungo le rive dello stagno.

Vicino a Cabras, che ha dato i natali alla scrittrice Michela Murgia, si trova la penisola del Sinis, la cui costa non è costruita per lunghi tratti e su cui si affacciano delle spiagge veramente meravigliose, da visitare d’estate – quando sarà possibile fare degli splendidi bagni nelle incontaminate acque del Mar di Sardegna – ma anche nelle altre stagioni, quando ci sarà modo di assistere a scenari naturali sicuramente straordinari. La spiaggia più notevole è quella di Is Arutas, dalla sabbia bianca.

Nel centro abitato di Cabras è da visitare senz’altro la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, un edificio barocco del XVII secolo, vicino ad essa ci sono i resti del castello di Casa di Regno, andato in rovina già nel XV secolo; menzione speciale meritano anche, il museo Archeologico Giovanni Marongiu e la Corsa degli Scalzi. Il comune di Cabras comprende le frazioni di Funtana Meiga, l’isola di Mal di Ventre, San Giovanni di Sinis, San Salvatore di Sinis e Solanas.

 
   
 

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