La Necropoli di Tuvixeddu, per estensione e numero di reperti ritrovati, è tra le più importanti del bacino del Mediterraneo. I manufatti e le tombe più antiche risalgono al VI secolo a.C., periodo interessato dalla dominazione Fenicia e Punica. Il sito è stato utilizzato a scopo sepolcrale anche in età romana, ed è quindi possibile visitare siti e strutture appartenenti a diverse epoche storiche. A oggi si contano circa 1100 tombe.
La tipologia sepolcrale maggiormente diffusa è la tomba a pozzo con camera ipogeica, a pianta rettangolare, fosse a loculo, nicchie per i corredi che i defunti avrebbero potuto utilizzare nell’oltretomba e scaffali o banconi di roccia alle pareti, ove appoggiare manufatti. Si ipotizza si trattasse di tombe famigliari, dove nel corso degli anni trovavano riposo tutti i componenti della famiglia. Alle pareti si possono ancora intravedere affreschi e pitture, solitamente dedicati alla dea Tanith o Tanit, la dea fenicia dell’amore, delle stelle e della fertilità. Non mancano raffigurazioni di scene della vita quotidiana o di imprese eroiche. Molto ben conservate sono la Tomba del Sid e la Tomba dell’Urèo: in queste due architetture a pozzo sono ben visibili affreschi raffiguranti un giovane dio guerriero (il Sid) e un serpente alato (Urèo), simbolo della vita eterna.
La necropoli romana, un continuum della Necropoli fenicia di Tunixeddu, è ubicata alla base dell’omonimo colle ed è caratterizzata da tombe ad arcosolio, una struttura ad arco scavata nella roccia e bloccata da lastre di granito, e a colombario (piccole nicchie scavate nella roccia posizionate una accanto all’altra e poi chiuse da blocchi di pietra o di granito di forma quadrata o rettangolare). All’interno della necropoli romana sono stati ritrovati diversi manufatti (statuette votive, anfore, ampolle con oli profumati, armi) oggi conservate al Museo di Cagliari.
Dove si trova
La Necropoli di Tuvixeddu è un importante sito archeologico di origine fenicio-punica situata all’interno del comune di Cagliari, centro dell’omonima Città Metropolitana, e precisamente sul Colle di Tuvixeddu, alla periferia ovest del centro abitato nel rione conosciuto come Rione di Sant’Avedrace.
Come arrivare alla Necropoli di Tuvixeddu
Il sito è facilmente raggiungibile in auto, percorrendo, dall’aeroporto di Cagliari-Elmas, via dei Trasvolatori per 150 metri. Alla rotonda imboccare la SS391. Dopo 500 metri seguire lo svincolo per SS130 direzione Pula/Cagliari Centro e proseguire sulla SS130 per 700 metri. Continuare su viale Elmas per 2,7 chilometri e svoltare a sinistra verso viale Monastir. Imboccare viale Monastir e procedere per 50 metri, fino a entrare in viale Sant’Avendrace. Dopo altri 900 metri svoltare a sinistra verso viale Trento. Proseguire per altri 400 metri e svoltare ancora a sinistra, verso via Vittorio Veneto, e poi subito a destra in viale Gorizia. Dopo altri 150 metri si svolta a sinistra e si torna in via Vittorio Veneto. Proseguire dritto per circa 200 metri, fino a raggiungere la destinazione. Il Parco Archeologico della Necropoli di Tuvixeddu è un centro di studi e di ricerca attivo e vivace. Di conseguenza, l’ingresso nel parco può subire delle variazioni. Attualmente l’accesso al parco è ubicato in via Falzagero.
Per chi lo desidera, la Necropoli di Tuvixeddu è raggiungibile con l’autobus 8 e le linee circolari 20 e 21.