Tattinu è una località del cento-sud Sardegna situata nella regione storica del Sulcis-Iglesiente, appartenente al comune di Nuxis, in Provincia del Sud Sardegna. Il territorio della frazione era abitato fin dai tempi antichi, come dimostrano i ritrovamenti archeologici nella zona.

Degno di nota è il Pozzo Sacro di Tattinu, posto al centro di un villaggio nuragico di discrete dimensioni. Per raggiungerlo si può seguire un itinerario che attraversa la campagna nei dintorni di Nuxis, dove i turisti potranno soggiornare in agriturismo, apprezzare la tranquillità della campagna e i prodotti tipici locali, o perché no, concedersi una passeggiata a cavallo.

È possibile trovare strutture ricettive anche nelle vicine località di Is Ollais e Is Pirosus, nel comune di Santadi. Poco prima del parco archeologico si può altresì visitare la chiesa campestre di Sant’Elia di Tattinu, edificata in pietra nell’Ottavo secolo secondo lo stile bizantino, e rimaneggiata nell’Undicesimo secolo in stile romanico.

A Tattinu si trova infine la suggestiva Grotta di Cava Romana, una cavità di origine carsica ricca di stalattiti e stalagmiti, che si estende per ben 2 chilometri. Il comune cui la località di riferisce, Nuxis, è riconosciuto come uno tra i centri della Sardegna, in cui le tradizioni culinarie, tessili e artigiane sono ancora vive: persistono infatti sul luogo antiche botteghe di lavorazione di coltelli, cestini e strumenti musicali.

A breve distanza da Tattinu si trova il Rio Murtas, un corso d’acqua lungo le cui sponde i turisti amano organizzare pic-nic o  dedicarsi al trekking. Tattinu è raggiungibile da Carbonia percorrendo la SP293 in direzione Siliqua, da Iglesias percorrendo la SP130 in direzione sud (al bivio di Siliqua proseguire verso Santadi) o da Cagliari, attraversando Decimomannu e proseguendo per Siliqua.

Ai visitatori che in uscita da Tattinu proseguono per la costa, è consigliabile recarsi al lago di Monte Pranu, vicino Tratalias, e avvicinarsi al Golfo di Palmas, per visitare la meravigliosa isola di Sant’Antioco.

 
   
 

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