Santadi (in sardo campidanese Santadi) è un comune in Provincia del Sud Sardegna, situato nella subregione storica del Sulcis. Il comune ha un territorio vasto e prevalentemente boschivo. Molti sono gli appezzamenti dedicati all’agricoltura, che è divenuta l’attività principale in seguito alla chiusura dei bacini minerari della zona.
Santadi era abitato fin dall’antichità, come dimostrano i reperti archeologici che si concentrano nell’insediamento fenicio di Pani Loriga, che comprende diverse tombe a fossa e i resti di fortificazioni.
Dal punto di vista naturalistico, molto belle e suggestive sono le Grotte di Is Zuddas, a soli 500 metri dalla frazione di Su Benatzu, nelle quali si possono intravedere anche dei resti fossili di animali. Poco distante, a circa un chilometro, si può visitare la tomba dei giganti di Barrancu Mannu.
Nel centro storico di Santadi possiamo invece visitare la chiesa di San Nicolò, il Museo Archeologico comunale e il Museo Etnografico Sa Domu Antiga, che raccoglie diversi strumenti legati alle tradizioni agropastorali. Da non perdere è la festa dedicata al Matrimonio Mauritano, un’antica tradizione agropastorale durante la quale un giovane e una ragazza vengono uniti in matrimonio, con un rito antico e molto suggestivo, indossando il costume tradizionale.
Il comune di Santadi comprende anche le frazioni di Barrua Susu, Is Cattas, Pantaleo, Su Benatzu, Terresoli e il suo territorio fa parte del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.