La Torre del Diavolo, situata nel territorio comunale di Sarroch, facente parte della Città Metropolitana di Cagliari, è una delle centocinque torri di avvistamento costiere della Sardegna e venne eretta agli inizi del Seicento a circa cinquanta metri di altezza sopra il livello delle acque.
Collocata su un rilievo roccioso scosceso e a strapiombo sul mare, conosciuto come Capo di Pula, la Torre del Diavolo venne per questo denominata anche Guardia Grande di Pula o – in lingua sarda – Turri ‘e su Scollyu (Torre dello Scoglio) dagli abitanti del luogo e aveva lo scopo di controllare, e proteggere da eventuali incursioni di corsari barbareschi, la Grotta del Diavolo posta al di sotto del promontorio, oltre che sorvegliare l’intera area circostante delimitata da Capo Sant’Elia e dalle spiagge di Chia.
Chiamata anche La Aguila (1639) e Colombo (1720), per via della presenza nella zona di aquile e colombi, la Torre del Diavolo presenta una forma tronco-conica ed è costituita da una camera interna di dimensioni ridotte, un perimetro di circa tre metri e una volta a cupola che si apre su una terrazza dalla portata visiva di quasi trenta chilometri e affacciata su un panorama mozzafiato, incorniciato dalla fitta e lussureggiante macchia mediterranea delimitata a sua volta da un mare cristallino e profondo che alterna tonalità di azzurro e verde smeraldo.