Grugua è una frazione del comune di Buggerru, in Provincia del Sud Sardegna. Poche case, immerse nella natura, ruderi ed edifici in decadenza: questa è la località che si intravede dalla strada che da Iglesias conduce a Fluminimaggiore.
Grugua è un luogo misterioso, abbandonato, cui gli studiosi fanno risalire l’antica Metalla, e che un tempo rappresentava uno dei più importanti centri minerari della zona, con le miniere di Plau Dentis, di Acquaresi, di Candiazzus e di Scalittas. A quanto pare in età romana, la frazione era il centro nevralgico dell’economia estrattiva, e vi lavoravano gli schiavi della citata colonia, come testimoniato da resti archeologici ivi ritrovati. Gli archeologi identificano infatti Metalla con il rinvenimento, in quest’area, delle rovine di Gessa.
Nell’Ottocento Grugua e il suo territorio vengono acquistati dalla famiglia Modigliani, che ne sfruttarono i boschi per la produzione del carbone. Dell’illustre famiglia e del suo dominio restano i ruderi della casa colonica (Villino di Grugua), e la dispensa, invasi dalla vegetazione.
Oggi la località si presenta ricca di verde: gli alberi e l’edera hanno riparato e occultato ciò che gli uomini avevano profanato nel corso dei secoli, riportandola a uno splendore malinconico e incontaminato. La frazione è uno dei luoghi inseriti nei percorsi denominati “ Sentieri dei Minatori ”, ossia degli itinerari storico naturali che mirano a far scoprire la regione storico-geografica dell’Iglesiente.
Grugua dista da Buggerru quindici chilometri, e può essere tappa di un itinerario alla scoperta delle bellezze del Sulcis-Iglesiente. Il comune d’appartenenza si trova infatti sulla famosa Costa Verde, ed è dotato di un grazioso porticciolo, dal quale raggiungere in poco tempo meravigliose spiagge, come Cala Domestica, la spiaggia di San Nicolò e quella di Portixeddu.