La Torre di Trabuccato, conosciuta anche come Torre di Trabucado, è una delle tante fortificazioni di avvistamento, difesa e segnalazione edificate lungo le coste della Sardegna durante il periodo che va dall’alto medioevo al Diciannovesimo secolo.
Situata sull’omonimo promontorio e vicino alla Cala, a sud della baia di Cala Reale, la Torre di Trabuccato fu la prima delle tre fortificazioni costiere innalzate sull’isola Asinara; seguirono infatti poco dopo quelle di Cala d’Arena e Cala d’Oliva, con cui – malgrado la vicinanza – il forte aragonese non aveva alcun tipo di comunicazione, a causa della totale assenza di contatto visivo.
Costruita nei primi anni del Diciassettesimo secolo, la Torre di Trabuccato presenta una classica struttura a forma tronco-conica, di medie dimensioni, con un’altezza di oltre dieci metri, un diametro di circa undici metri e una fessura d’ingresso collocata a quasi cinque metri da terra; la camera interna è coperta da un soffitto a cupola sorretto da una colonna centrale, mentre una scala scavata nelle pareti murarie consente di accedere alla terrazza, comunemente chiamata anche piazza d’armi, dalla quale è possibile godere di una vista panoramica che si apre per oltre quaranta chilometri e permetteva di mantenere una costante comunicazione con le torri della Pelosa, del Falcone e di Porto Torres.
Utilizzata come fortificazione di difesa pesante e salvaguardia della tonnara limitrofa, la Torre di Trabuccato era in grado di ospitare una guarnigione composta da un alcalde, un artigliere e quattro soldati. Dismesso presumibilmente dopo il 1843, il sito – che nel corso degli anni è stato più volte restaurato, a causa degli ingenti danni provocati dagli attacchi subiti – è oggi inserito all’interno del Parco Nazionale dell’Asinara e può essere visitato soltanto attraverso mezzi pubblici o autorizzati.