Giovanni Marghinotti nacque a Cagliari il 7 gennaio del 1798 e fu uno dei maggiori pittori sardi dell’Ottocento. Fin da ragazzo mostrò un grande talento artistico, tanto da suscitare l’interesse del generale Stefano Manca: nel 1819, grazie a una pensione Regia, poté infatti frequentare l’Accademia di Francia a Roma, la pubblica Accademia Pontificia, la Scuola del colorito e del nudo, un corso di anatomia presso l’ospedale di S. Spirito e, nel 1822, vinse il primo premio nella classe di pittura.
In seguito, alcune delle sue opere, come ad esempio i dipinti raffiguranti S. Girolamo e David, furono inviate a Torino come dono al sovrano e, qualche anno dopo, lui stesso si recò al Palazzo Reale per esporre un dipinto raffigurante re Carlo Felice. Nello stesso anno gli venne commissionata la tela Omaggio al re Carlo Felice protettore delle belle arti in Sardegna, voluta dal Consiglio civico di Cagliari per adornare l’aula del Palazzo Municipale.
Nel 1834, Giovanni Marghinotti si stabilì nel capoluogo sardo e aprì un suo studio; qualche anno più tardi, nel 1837, realizzò i ritratti di re Carlo Felice e di sua moglie Maria Cristina di Borbone per il castello ducale di Agliè, a Torino, e intorno al 1840 eseguì per il Palazzo Reale tre tele storiche e quattro ritratti di uomini illustri; questi lavori fecero accrescere la sua popolarità e da quel momento Marghinotti realizzò numerose commissioni, tra cui una tela per il Palazzo Municipale di Cagliari, dipinta nel 1843.
Gli venne anche affidato il compito di dipingere quadri per diverse chiese dell’isola, come il Sacro Cuore di Maria per il duomo cagliaritano, la Coena Domini e il Martirio di S. Andrea per la cattedrale di Ozieri, la Comunione degli Apostoli per il duomo di Sassari, L’Adorazione dei Magi e l’Ultima cena per la cattedrale di Oristano.
Nel 1842, Giovanni Marghinotti venne nominato socio onorario di pittura presso la Reale Accademia Albertina di Torino e, due anni più tardi, gli venne assegnata la cattedra delle classi superiori di disegno all’Accademia di Belle Arti. Negli ultimi anni della sua vita, Marghinotti eseguì numerosi ritratti e composizioni paesaggistiche, realizzò anche diversi quadri raffiguranti sagre, balli e ambientazioni folkloristiche, molti dei quali sono tuttora conservati presso la Pinacoteca MUS’A di Sassari. Giovanni Marghinotti morì a Cagliari il 20 gennaio del 1865.