La frazione di Su Benatzu si trova in Provincia del Sud Sardegna, ed è raggiungibile dal centro di Santadi (comune cui appartiene, e da cui dista circa sei chilometri) percorrendo la SP70. La località è geograficamente collocata nella regione del Sulcis, ed è ricca di verde, grazie anche alla vicinanza con la foresta Demaniale della frazione di Pantaleo, che si estende oltre il confine di Nuxis, caratterizzata da ampie estensioni di lecci ed eucalipti.
Su Benatzu era abitata fin dall’antichità, come dimostrano i reperti dell’area archeologica della Grotta di Benatzu o Pisoru, adiacente le Grotte di Is Zuddas, raggiungibili entrambe percorrendo la strada che porta a Teulada. Nella Grotta di Benatzu sono stati ritrovati diversi manufatti di origine punica e fenicia, come il Tripode di bronzo oggi conservato al Museo di Cagliari. La grotta è stata scoperta da un gruppo di speleologi, che si spinsero nelle sue profondità fino ad arrivare alla Sala del Tempio o del Tesoro, in parte allagata ma ricca di fascino, con stalattiti e stalagmiti.
Nei dintorni di Su Benatzu è possibile trovare alloggio in agriturismi o case private. Anche se la località non rientra tra le mete più ambite del sud Sardegna, risulta molto interessante dal punto di vista turistico, tanto in ragione della presenza dei siti archeologici citati, cui si aggiungono i nuraghi Monticello (nei pressi delle Grotte di monte Meana) e Monte Gogottis, sia in ragione della presenza della vecchia miniera di Benatzu: un sito abbandonato molo suggestivo.
A breve distanza dalla località, si trovano poi l’insediamento fenicio-punico di Pani Loriga , la tomba di giganti Barrancu Mannu e il pozzo sacro Nanni Ecca, situato quest’ultimo, vicino le frazioni di Case del Frate, Is Vaccas e Terresoli. Interessante, nel comune d’appartenenza Santadi, è il Museo Civico Archeologico. Su Benatzu è raggiungibile imboccando la SS195 Sulcitana da Cagliari, e proseguendo in direzione Santadi sulla SP1 per circa 39 chilometri fino a destinazione.