Pantaleo è una località appartenente al comune di Santadi, in Provincia del Sud Sardegna, da cui dista circa tre chilometri. Il territorio della frazione fa parte della Foresta Demaniale del Sulcis, un tempo utilizzata dalla famiglia Goudin per la produzione di carbone.
L’attività termina verso gli anni Venti, e negli anni Ottanta la foresta torna sotto amministrazione statale. Oggi sono organizzate diverse escursioni al suo interno, alla scoperta dei luoghi più nascosti del Sulcis. Non è raro infatti imbattersi in ruderi di abitazioni o piccole fabbriche dedite alla produzione di carbone o alcool.
Il piccolo nucleo abitativo di Pantaleo si colloca tra i ruderi del nuraghe Arcu de Mesu e la roccia con profilo indiano, una delle tante formazioni naturali zoomorfe diffuse in Sardegna. Dal centro di Santadi, dove si consiglia di visitare il Museo Archeologico comunale, si arriva a Pantaleo in dieci minuti, ma si consiglia di fare tappa alla tomba di giganti Barraccu Mannu e di passare per la località Is Canis, dove si trova una miniera abbandonata davvero suggestiva.
Sempre a Santadi, o nei dintorni delle frazioni di Terresoli e Su Benatzu, si trovano alloggi privati o agriturismi dove soggiornare, ed organizzare un tour che tocca attrazioni naturali come la Grotta di Benatzu o Pisoru, le Grotte di Is Zuddas e le Grotte di monte Meana. Il monte Meana e il monte Fenogu, soddisfano le esigenze degli appassionati del trekking, che qui affronteranno sentieri di media difficoltà e si ritroveranno immersi nella natura incontaminata, con la possibilità di scoprire per caso tesori archeologici come il nuraghe Monticello.
Ultimo ma non meno importante, e degno di nota, è il pozzo sacro Nanni Ecca, situato a breve distanza dalle frazioni di Santadi Case del Frate e Is Vaccas, e l’insediamento fenicio-punico di Pani Loriga. Si consiglia di recarsi a Pantaleo in dicembre, quando si celebra la sagra dell’olio e del pane, oppure ad agosto, quando a Santadi si svolge il matrimonio mauritano, antico rito religioso che segue le tradizioni rurali della popolazione sulcitana.