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Giara di Siddi

Il termine “ giara ”, in Sardegna, identifica alcuni altopiani basaltici formatisi in seguito a ripetuti fenomeni vulcanici, tra la regione storico-geografica della Marmilla e quella del Sarcidano. Le giare dell’isola sono tre in totale: quella di Gesturi, quella di Serri e quella di Siddi.

La Giara di Siddi è un piccolo altopiano della Marmilla che si distingue per una fessurazione colonnare sul versante meridionale, dalla particolare colorazione rossastra dovuta ai licheni che hanno colonizzato la roccia vulcanica: da qui deriva il toponimo in sardo campidanese Corona Arrubia (corona rossa).

La vista che si può godere da questi altopiani, dalle pareti a strapiombo, spazia dal massiccio del Gennargentu alla pianura del Campidano, dalla Marmilla, con le sue caratteristiche dolci colline, al mare in lontananza nelle giornate più terse. Sulla Giara di Siddi si conserva inoltre in discrete condizioni la tomba dei giganti di Sa Domu ‘e s’Orcu, dalle murature ordinate in filari basaltici, che rappresenta uno dei sepolcri più grandi e meglio preservati dell’intera Sardegna. La camera funeraria, conclusa da un’abside, è infatti lunga quindici metri circa e raggiunge l’altezza di due metri e mezzo; a qualche decina di metri di distanza dall’ingresso, sono inoltre stati rinvenuti alcuni menhir.

La Giara di Siddi, per la sua particolare posizione e per gli strapiombi che la circondano, costituiva anticamente un baluardo difensivo naturale per le popolazioni dei guerrieri prenuragici e nuragici, che decisero di utilizzare questo territorio come base per gli accampamenti nei periodi di guerra tra le varie tribù.

Gli insediamenti furono dislocati in vari punti della giara: in zone strategiche come i nuraghi Conca sa Cresia, sa Fogaia, su Cancali, Liccu, sa Corona Arrubbia; in zone più facilmente accessibili come i nuraghi Molas, su Pardu, sa Gruxi, sa Mammonaia, Genna Maiu e Pranu Strintu, in periodi di relativa pace; o in zone intermedie come i nuraghi su Sensu, Cuccuru Bingias, Corruardu e Pranu Casti.

Per raggiungere la Giara di Siddi è sufficiente arrivare dalla principale arteria stradale della Sardegna, la Statale 131, che attraversa tutta l’Isola, al bivio di Villasanta, per poi imboccare la Statale 197 e, dopo il paese di Villamar, dirigersi verso Lunamatrona e Siddi. Sull’altopiano si può salire anche mediante una piccola funivia che parte dal Museo del Territorio di Sa Corona Arrubia, collocato nel comune di Lunamatrona.

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