Biasì è una graziosa frazione alle porte del comune di Padru, da cui dista circa tre chilometri, in provincia di Sassari. L’abitato si raccoglie attorno alla chiesa di San Giuseppe, patrono della frazione nel cui onore ogni anno si organizza una festa con serata musicale, e si caratterizza per la presenza di casette basse e colorate e immerse nella tranquillità campagna.
Fanno da sfondo a Biasì le vette del Monte Nieddu (Punta Majore e Punta Coloredda), raggiunte dagli escursionisti per visitare le cascate del Riu Pitrisconi. Dalle altezze del monte, si intravede il Gennargentu, ma anche la vicina costa di San Teodoro, con l’isola di Tavolara e le belle spiagge di Cala Brandinchi e La Cinta, distanti appena dieci chilometri.
Biasì è l’unica frazione di Padru in cui si parla il dialetto gallurese invece del sardo logudorese, parlato nei vicini centri di Ludurru e Cuzzola. Il territorio di Padru si trova infatti a cavallo tra le regioni storiche della Gallura, del Monteacuto e del Logudoro: ciò fa di Biasì, e delle altre frazioni del comune, centri unici custodi di culture e tradizioni.
Nei pressi della località d’interesse si trovano diverse attrazioni degne di nota, come il nuraghe Ludurru e le sue domus de janas, Sa Contra’e S’Ifferru (una maestosa roccia situata nella frazione di Pedra Bianca), e le bellezze architettoniche delle chiese di San Massimiliano di Kolbe, a Sozza e di Santa Maria Bambina, a Ludurru. Nel territorio della frazione si trovano diversi agriturismi, ed alcune case vacanza dove alloggiare e apprezzare piatti tipici come la cordula o il porcetto, o degustare dell’ottimo vino Cannonau.
La località si raggiunge percorrendo la SS125 Orientale Sarda o la SS131 da Olbia in direzione Nuoro, superata Porto San Paolo e uscendo a Padru.