Terrubia è una frazione del comune di Narcao, in Provincia del Sud Sardegna, da cui dista circa sei chilometri. Il territorio della località è ricco di campi e di vegetazione, e fonda oggi la sua economia sull’agricoltura e l’allevamento.
Fino agli anni Sessanta e Settanta però, Terrubia era un’importante centro minerario del Sulcis, ed era attraversata dall’ormai abbandonata linea ferroviaria Siliqua-Terrubia, itinerario interessante da compiere in auto, ma prediletto dai ciclisti. La miniera più importante si trova a circa tre chilometri dall’abitato ed è conosciuta come Miniera Rosas: di qui si estraevano zinco, piombo e rame. Del vecchio villaggio minerario restano alcuni edifici, probabilmente usati un tempo dai minatori come alloggio, e la laveria.
Terrubia è raggiungibile dal comune di Nuxis, oppure dalla frazione di Narcao, Rio Murtas, percorrendo la SP78, una strada che tocca diversi punti d’interesse, come la vecchia miniera di Ilario e quella, più vasta, di Trubba Niedda.
Il comune di riferimento, Narcao, conserva alcune testimonianze d’epoca medioevale, tra cui il campanile della chiesa di San Nicolò, ma anche d’età precedente come il tempio punico dedicato alla Dea Demetra (in località Terraseo) detto di Bagoi.
Nelle campagne della periferia inoltre, sono presenti diversi dolmens e menhirs, alcuni curiosamente rovesciati. Per alloggiare nei pressi di Terrubia è possibile rivolgersi agli agriturismi della zona o ad alcuni alloggi privati. E’ consigliabile recarvisi durante l’evento musicale “ Narcao in Blues ”, rassegna internazionale che si tiene il mese di luglio, oppure, durante “ l’Estate Narcaese ”, per conoscere da vicino balli e canti tipici dell’isola, o ancora, in settembre, per la sagra della pecora. La località d’interesse dista 38 chilometri da Cagliari, e può essere raggiunta percorrendo la SS195 Sulcitana e proseguendo in direzione Carbonia–Giba sulla SS293.