Naracauli, come la vicina frazione di Ingurtosu, fa parte dei numerosi siti appartenenti alla “ Sardegna abbandonata ”. Si tratta di un antico villaggio minerario situato nella Provincia del Sud Sardegna, amministrato dal comune di Arbus, da cui dista circa dieci chilometri.
Il territorio della frazione si sviluppa lungo il crinale di una collina, oggi ricco di vegetazione ma un tempo interessata da un’importante attività mineraria. Naracauli era, infatti, uno dei centri minerari più importanti del Filone di Montevecchio. Qui si estraevano piombo e zinco, e vi lavorarono fino a seimila persone. Oggi la miniera è chiusa e abbandonata, ma si possono visitare il museo degli operai, la bella laveria Brassey e, poco distante, Villa Wright, una delle residenze dei vecchi proprietari. Oggi il sito di Naracauli fa parte del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.
Nei pressi della frazione si trova anche l’antico centro direzionale delle miniere (che governava anche, la poco distante miniera di Gennamari), un castello in stile neomedievale che domina tutto l’abitato, oggi costituito da poche case e un bar. Un tempo però, a Naracauli e Ingurtosu, era presente tutto il necessario per vivere e ogni struttura, di cui oggi rimangono solo le rovine: un ospedale, l’ufficio postale, uno spaccio, e un cimitero.
Nella frazione, soprattutto d’estate, sostano diversi turisti, affascinati dallo stato d’abbandono del luogo, che scoprono spesso solo di passaggio lungo la strada che porta alla meravigliosa spiaggia di Piscinas, in Costa Verde. Dal sito minerario sono infatti facilmente raggiungibili le maestose dune di Piscinas, la spiaggia di Scivu e l’area protetta di Capo Pecora. Proveniendo da Pistis o Gonnosfanadiga, si incontrano anche altri siti degni di nota, tra cui la foresta di Croccorigas e i sentieri del monte Arcuentu.
Il sito è raggiugibile percorrendo la SS131 in direzione nord o sud con uscita a San Gavino. Di qui, è possibile proseguire verso Guspini o Arbus, e seguire le indicazioni fino a destinazione. Una tappa ad Arbus, consentirà di scoprire le esposizioni del Museo del Coltello Sardo e la tomba di giganti di San Cosimo. Per ammirare l’antico sito minerario, i turisti potranno alloggiare nei numerosi agriturismi della zona. L’estesa area in direzione della costa invece, è inaccessibile, in quanto occupata dalla colonia penale di Bau Is Arenas.