Il canto a tenore (cantu a tenore) è un antico canto corale a quattro voci maschili, dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità il 9 ottobre 2006. Diffuso prevalentemente nel centro-nord della Sardegna, il canto tipico dei pastori barbaricini rappresenta una delle più importanti tradizioni locali e viene oggi eseguito in occasione delle festività patronali e delle rassegne di canti e balli sardi che fanno da cornice a moltissime manifestazioni folkloristiche dell’isola, come la Cavalcata Sarda di Sassari e il Redentore di Nuoro.
Disposti in cerchio o semicerchio, i cantori – vestiti con una variante semplice del costume tradizionale – intonano in sardo logudorese il repertorio tipico del paese di appartenenza, tramandato oralmente anche dagli autori della poesia estemporanea; il canto a tenore viene infatti utilizzato spesso come sottofondo musicale durante le gare dei poeti improvvisatori ed è talvolta accompagnato anche da esibizioni di ballo sardo.
I testi del canto a tenore – perlopiù storici, satirici, d’amore o di protesta – vengono eseguiti, in modo personalizzato e irripetibile, da una sola voce solista e narrante (‘oche), affiancata da un basso (bassu), un baritono (contra) e un contralto (mesu ‘oche) che scandiscono il tempo e la tonalità con una serie di accordi e suoni gutturali su sillabe prive di senso.
Il complesso vocale prende il nome di tenore in gran parte dei paesi che praticano il canto; ma viene denominato anche cussertu a Mamoiada, cuncordu a Santu Lussurgiu, cuntrattu a Fonni e Seneghe, cuntzertu e cunsonu in altre località barbaricine.
Tra le forme principali di canto a tenore si individuano quella a ‘oche seria, maggiormente praticata e diffusa, i muttos, versione cantata degli omonimi componimenti poetici sardi, e il canto a ‘oche ‘e ballu, utilizzato per l’accompagnamento dei balli sardi. Tra i gruppi di canto a tenore più conosciuti e caratteristici si distinguono, tra tutti, i Tenores di Bitti, i Tenores di Neoneli, i Tenores di Orgosolo e i Tenores di Fonni, Orune e Oniferi.