Il Fiume Taloro, che nasce alle pendici del Monte Fumai (1315 metri) e, più precisamente, a oltre settecento metri sopra il livello del mare, nella catena montuosa del Gennargentu, è uno dei più importanti fiumi della Sardegna, soprattutto per via della portata media d’acqua di circa sei metri cubi al secondo e della lunghezza che supera i sessanta chilometri.
Il cammino del Fiume Taloro ha origine nel territorio comunale di Fonni e prosegue, con un andamento eterogeneo e contorto, lungo le zone interessate dai comuni di Gavoi, Ovodda e Ghilarza, bagnando dunque le province di Nuoro e di Oristano prima di sfociare nel Lago Omodeo, in seguito allo sbarramento innalzato sul Fiume Tirso, di cui è tributario.
Il corso del Fiume Taloro è infatti interrotto da tre dighe che contribuiscono alla formazione di altrettanti bacini artificiali, tra cui spicca in particolar modo il noto Lago di Gusana, sovrastato dal Ponte Aratu (che consente di attraversarlo), situato nella regione storica della Barbagia di Ollolai e venutosi a creare in seguito alla costruzione dello sbarramento sul Rio Gusana (come viene chiamato il corso d’acqua in quella porzione di territorio) – tra Monte Littederone e Nodu Nos Arcos –, avvenuta a cavallo tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta.
Tra gli affluenti del corso d’acqua vale inoltre la pena menzionare il Rio Mettoni, il Rio Govossai e il Torrente Tino, che lo alimentano da sinistra e contribuiscono alla formazione di un bacino idrografico di quasi seicento chilometri quadrati, grazie al quale il Fiume Taloro viene perlopiù utilizzato per la produzione di energia idroelettrica attraverso l’impianto realizzato negli anni Settanta.