Ai piedi del Mondrolisai, regione produttrice di prestigiosi vini rossi, e a due passi dalla tranquillità del lago Omodeo si trova la frazione di Santa Chiara, località appartenente al comune di Ulà Tirso, in provincia di Oristano, da cui dista circa quattro chilometri.

Questa tappa imperdibile di un viaggio in Sardegna può essere raggiunta facilmente percorrendo la SS131, superata Nuoro, giunti in prossimità delle uscite per Ghilarza, Busachi e Ardauli. La frazione di Santa Chiara, è immersa in un folto bosco ed è ancora oggi pervasa dal silenzio della memoria. Questa località è stata edificata in seguito alla costruzione della diga di Santa Chiara lungo il corso del fiume Tirso, e fu successivamente abbandonata quando la diga venne dismessa negli anni Ottanta e i lavoratori lasciarono il villaggio.

Le abitazioni, lo spaccio, la chiesa di Santa Chiara e la farmacia erano frequentate e utilizzate dagli impiegati nella centrale idroelettrica, e le loro rovine sono tutt’oggi visitabili, anche se in stato di degrado. Il comune di riferimento, Ulà Tirso, è tutto da scoprire.

Esso si trova nella regione storica del Barigadu e rappresenta il cuore più antico della Sardegna: un bel centro adagiato su un pianoro di origine trachitica e configurato a forma di falce lunare. Il territorio è stato abitato fin dall’età prenuragica e sono presenti inoltre testimonianze della dominazione romana.

Qui, si trova la suggestiva chiesa di Sant’Andrea, costruita da artisti locali nel 1600 in stile gotico-aragones,  e nelle aree circostanti non mancano altre attrazioni. A breve distanza da Santa Chiara si trova infatti il Museo S’Omo e Sa Majarza, noto come “ casa della strega ”, situato a Bidonì e luogo dove riscoprire riti magici ed antiche credenze popolari.

Degno di visita è anche il paese di Ortueri, borgo d’origine medioevale, e i comuni di Fordongianus e Samugheo, dove si trova il Museo Unico dell’Arte Tessile Sarda. Infine, da Santa Chiara, è agevole raggiungere percorrendo pochi chilometri Casa Gramsci, nel centro storico di Ghilarza, le aree archeologiche del Forum Traiani e il Museo Naturalistico dell’Oasi di Assai.

 
   
 

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