Il Fiume Flumendosa, situato nella zona centro-meridionale della Sardegna, è il corso d’acqua più lungo e capiente dell’isola – dopo il Fiume Tirso – e bagna i territori compresi nelle province di Nuoro e di Cagliari.
Con i suoi centoventisette chilometri, che attraversano la regione storica della Barbagia, il fiume effettua un percorso che parte dalle pendici del versante orientale del Gennargentu – tra Punta La Marmora e Bruncu Spina – e scorre verso ovest e verso sud toccando i territori comunali di Àrzana, Villagrande Strisaili, Seulo, Gadoni, Sadali, Esterzili e Nurri; per poi confluire nel Lago Medio del Flumendosa e terminare il suo lungo tragitto nel Mar Tirreno, dopo aver lambito i comuni di Orroli, Escalaplano, Goni, Ballao, Armungia, Villasalto, San Vito, Muravera e Villaputzu.
Esteso lungo una superficie di quasi milleottocento chilometri quadrati, il Fiume Flumendosa è alimentato – sia sul versante destro che su quello sinistro – da un numero considerevole di affluenti, tra i quali vale la pena citare il Rio Nuluttu, il Rio Gruppa, il Rio Nanni Lai, il Rio Arrudopiu, il Rio Calaresu, il Rio Sa Frusca, il Rio Bintinoi, il Rio S’Acqua Callenti, il Rio Uri, il Rio S’Orciada e i due principali che sono il Flumineddu e il Rio Mulargia.
Come altri fiumi della Sardegna, anche il Flumendosa vede il suo percorso interrotto in almeno due punti da altrettanti sbarramenti costruiti rispettivamente alla fine degli anni Quaranta – nella gola di Bau Mauggeris – e agli inizi degli anni Cinquanta – nei pressi del nuraghe Arrubiu; la prima diga dà origine al Lago Alto del Flumendosa, lungo all’incirca sei chilometri e con una capienza di sessantuno milioni di metri cubi d’acqua, mentre il secondo sbarramento forma il Lago Basso del Flumendosa, lungo poco meno di venti chilometri e con una capacità d’acqua di oltre trecento milioni di metri cubi, utilizzato prevalentemente per l’irrigazione di Campidano e la produzione di energia elettrica.
L’ecosistema circostante il Fiume Flumendosa è caratterizzato da una vegetazione fitta e rigogliosa, fatta perlopiù di boschi di lecci, felci, tamerici e resa ancora più suggestiva dalla presenza di laghetti fluviali e bacini artificiali distribuiti nelle valli profonde e popolati da numerose specie ittiche e avifaunistiche.